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Oscar 2013

il 1 marzo 2013
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Catherine Zeta Jones è stata la più sexy e Barbra Streisand la più applaudita nella “notte delle stelle” al Dolby Theatre di Los Angeles, con molte canzoni ed eccellente  maestro di cerimonia Seth MacFarlane, ad impreziosire la 85° edizione degli Oscar: il più importante premio di cinema del mondo, quest’anno con molti favoriti in equilibrio e con premi molto ben distribuiti.

Vince per il miglior film “Argo” di e con Ben Affleck, già trionfatore ai Golden Globe e a Londra, con annuncio a sorpresa da parte di Michelle Obama,che ha fatto un piccolo break rispetto alla cena dei governatori che stava ospitando,  per collegarsi via satellite e brillare come una star di Hollywood in un abito color argento firmato da Naeem Khan; mentre ad Ang Lee va la statuetta per la miglior regia, con il suo “Vita di Pi”, che ne colleziona altre tre: fotografia, effetti speciali e colonna sonora.

Tre Oscar al musical di Tom Hopper “Le Miserables”, il più importante, come migliore non protagonista a Anne Hathaway, fasciata in un lungo abito rosa antico firmato Gucci, con un enorme collier di diamanti di Tiffany, che, commossa, ha ringraziato il marito Adam Schulman   a cui ha detto dal palco: “Il momento più bello della mia vita è stato quando ci sei entrata tu. Ti amo”.

Due Oscar a “Django Unchained”, migliore sceneggiatura (come per “Bastardi senza gloria”) e miglior attore non protagonista a Christoph Waltz,  mentre il miglior attore è e Daniel Day-Lewis per la sua straordinaria interpretazione in “Lincoln” e la migliore attrice (che inciampa al momento della premiazione) è la ventiduenne Jennifer Lawrence per “Il lato positivo”, premiata con analogo riconoscimento qualche settimana fa,  con  il SagAwards e che anche in quella circostanza era stata vittima di un imprevisto, con  l’abito che si era momentaneamente smontato facendo scivolare la gonna lasciando intravvedere le splendide gambe.

L’Oscar per i costumi a Jacqueline Durran per  “Anna Karenina” e quello per il montaggio a William Goldenberg sempre per Argo.

La migliore colonna sonora a Mychael Danna per “Vita di Pi”, con migliore canzone a Adele Adkins e Paul Epworth per “Skyfall”.

Migliore film straniero (come previsto) “Amour” di Michael Haneke, mentre il premio per il miglior  film d’animazione, al cartoon Disney Pixar “Ribelle – The Brave”.

Nessun premio, nonostante le cinque candidature (come era avvenuto per The Hurt Locker, trionfatore tre anni fa), per  “Zero Dark Thirty” di Kathryn Bygelow, con un sonoro schiantante ed un racconto troppo duro per gli americani e pertanto per essere premiato.

Meglio l’accomodante “Argo”, che un dramma per frammenti e schegge dolorose, con inquadrate di sbieco, come un Cristo Morto” del Mantegna in Afghanistan, sul viso di Osama che fuoriesce cautamente dalla cerniera del body bag aperta dall’agente Maya, in  un film sviluppatosi tra pedinamenti, spionaggi ed uccisioni, che pesano come un macigno sulla coscienza di una nazione che non si ritrova.