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Piccoli truffatori crescono

Scritto da Giorgio Rinaldi il 1 maggio 2012
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E’ diventata una vera persecuzione.

La truffa è, oramai, un hobby internazionale, particolarmente sviluppato in Italia, massimamente radicato nel nord-est, ad onta di chi subito ha pensato alle contrade napoletane, che continuano –comunque- a mantenersi nei posti alti della classifica.

Non passa giorno che qualcuno non bussi alla tua porta, non si manifesti al telefono, non inondi il tuo PC con allettanti proposte che, spesso e volentieri, nascondono veri e propri raggiri.

Esaminiamone qualcuna di queste tecniche truffaldine:

- Senti suonare il campanello e trovi qualche ragazzotto/a che ti chiede di poter vedere la tua bolletta della luce, o del gas, o il libretto della pensione, o l’abbonamento tv, o qualche altra cosa che gli consentirà di imbrogliarti facendoti firmare qualche contratto-capestro, o farsi consegnare dei soldi, o distrarti per rubarti in casa qualcosa.

- Ti chiamano al telefono nelle ore più incredibili proponendoti dai vini agli abbonamenti telefonici alle bici da corsa. Guai a lasciarsi sfuggire qualche espressione di curiosità o di possibile, eventuale, futuro interesse. Ti vedrai recapitare, nove volte su dieci, l’oggetto, la merce, la rivista ecc. che tu non hai ordinato ed inizierà un calvario di lettere, telefonate, pacchi inviati e restituiti e via discorrendo.

- Ti connetti a internet, magari per acquistare un biglietto aereo, poi ti soffermi su qualche allettante pubblicità, inizi a “registrarti” per capirne di più e ti  trovi con addebiti sulla tua carta di credito, che hai utilizzato per un altro acquisto, se non direttamente sulla tua bolletta del telefono, oppure inizierai a ricevere incessanti, fantomatiche e minatorie richieste di pagamento.

- Arriva il postino e ti dice che c’è un plico in contrassegno, per una somma modesta, in genere 15/30 euro. Tu guardi sulla busta e vedi che il contenuto dichiarato è un manuale di puericoltura. Da poco è arrivato un figlio (tu ignori che il truffatore chiede ai Comuni  i nomi e gli indirizzi di tutte le famiglie che hanno dichiarato la nascita di un figlio), pensi che sia stato l’altro coniuge a richiedere la pubblicazione e paghi l’importo. Quando apri la busta ti accorgerai di aver pagato carta straccia che nessuno aveva mai richiesto. Stessa cosa potrà succedere con plichi recanti la dicitura “materiale catastale per IMU”, o “materiale per la previdenza sociale”, o “contributi sanitari”, ecc.

- Apri la posta elettronica e tra le tante comunicazioni mails ne trovi centinaia che ti avvertono che hai vinto milioni di dollari o euro da richiedere immediatamente a un notaio delle isole Barbados, altre che contengono numeri di telefono di stupende ragazze pronte ad innamorarsi di te, altre ancora di fantomatici bambini bisognosi di urgenti e costose cure all’estero o di offerta di farmaci per tutti i mali del mondo a prezzi stracciati ecc., ecc. Basta che tu incautamente risponda per trovarti in mezzo ad un mare di guai.

- Vai in banca e t’accorgi che le bollette vengono pagate uno o due giorni prima della scadenza: danno per te equivalente a zero, ma moltiplicando per milioni di clienti uno o due giorni di valuta gratis a favore di qualcuno…

- Ti rechi in salumeria e ti vendono la carta al costo del prosciutto, oppure il sale al costo della “sardella” (non vi siete accorti che da qualche anno la sardella è, insolitamente, sempre salata?).

Insomma, è una guerra quotidiana continua.

Quando le forze dell’ordine intervengono è quasi sempre troppo tardi e il delinquente è scappato con la cassa.

Se lo beccano, le pene previste sono ridicole o quasi e per il truffatore il rischio di conseguenze è quasi inesistente.

Poiché siamo arrivati a livelli di guardia allarmanti e siamo in presenza di una vera e propria epidemia truffaldina, sarà il caso che il nostro legislatore riconsideri l’ipotesi delittuosa e preveda una dura pena, con un giudizio rapido e altri meccanismi giurisdizionali tali da scoraggiare chiunque a truffare il prossimo.

Altrimenti, rassegniamoci a mantenere anche quest’altra categoria di delinquenti.

 

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