www.faronotizie.it - Anno XIX - n. 219 - Luglio

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Si è conclusa a San Patrignano, nei pressi di Rimini, la 69^ edizione del Congresso nazionale di Assoenologi, un’edizione di successo caratterizzata da sessioni di spessore e che ha toccato argomenti di grande interesse. L’evento si è svolto con il patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e della Regione Emilia-Romagna. Non è mancato il giorno dell’apertura dei lavori il telegramma di sostegno e di incoraggiamento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Anche i Ministri Maurizio Martina e Giuliano Poletti hanno inviato i loro messaggi, mentre il Presidente della Commissione agricoltura della Camera dei Deputati Luca Sani non ha mancato di ribadire l’impegno delle istituzioni nel contrastare le truffe e la malaburocrazia, due fenomeni che a diverso titolo appesantiscono l’attività delle cantine italiane. A questo riguardo è stato ricordato come il recente sequestro di 30mila bottiglie false Doc e Docg compiuto dalle forze dell’ordine in Toscana abbia, ancora una volta, dimostrato come il vino di qualità non possa ancora considerarsi immune dall’attacco dei falsificatori, proprio per il suo alto valore aggiunto.

Il Direttore generale di Assoenologi, Giuseppe Martelli, ha ricordato che oggi un tecnico di cantina deve dedicare il 25% del suo tempo a riempire carte e a questo riguardo l’On.le Luca Sani ha confermato l’avvio del percorso legislativo di una legge sulla sburocratizzazione del settore vitivinicolo che ha avuto il suo punto di origine nella proposta di testo unico presentato nei mesi scorsi da alcuni fra i maggiori rappresentanti della filiera, tra cui – ovviamente – Assoenologi.

Il massimo delle presenze, circa 800, si è raggiunto nella seconda giornata del Congresso, incentrata su due animati talk show moderati con professionalità e stile da Bruno Vespa, e che ha visto confrontarsi eminenti personalità del made in Italy, viticolo e non, sul tema della valorizzazione delle nostre produzioni.

Non è semplice riassumere in poche righe l’intenso programma delle giornate congressuali. Tuttavia non si può fare a meno di sottolineare il lungo ed appassionato applauso agli ospiti di San Patrignano, la più grande comunità di recupero antidroga, dove il vino è lo strumento di riscatto e di formazione lavorativa che ha consentito a molti ragazzi di recuperare autostima e rispetto professionale.

“Vivere è infatti bello, perchè significa continuamente saper ricominciare” come scriveva Cesare Pavese nel suo apprezzato “Il mestiere di vivere”. Parole queste, lette a conclusione del Congresso da Piero Cane, Presidente della sezione del Piemonte,  parole che rappresentano l’auspicio di tutta l’Assoenoloogi verso i ragazzi ospiti della Comunità.