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Energia fai da te

Scritto da Massimo Palazzo il 1 gennaio 2014
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Questo mese vorrei parlare di energia fai da te   a basso costo , invenzioni in alcuni casi   banali  che hanno migliorato   la qualità  della vita di molte persone , in altre potrebbero farlo e renderla meno costosa. Le storie sono tre , le prime due meravigliano per ingegno  e fantasia la terza e’ un po’ più complessa ma potrebbe, uso il condizionale perche’  non e’ ancora in commercio, rivoluzionare il mercato  .  Alfredo Moser meccanico brasiliano ha inventato una lampadina che funziona senza energia elettrica. Il suo metodo e’ molto semplice,  basta avere una bottiglia d’acqua da due litri aggiungerci della candeggina e si può in questo modo avere la luce gratis. L’idea prese corpo nel 2002, in un giorno di black-out, si trovò senza elettricità e gli venne in mente di costruirsi una lampadina che illuminasse in assenza di corrente. Moser ha capito che le capacità refrattarie di una bottiglia d’acqua esposta al sole sarebbe stata in grado di riprodurre un illuminazione pari ad una lampadina da 50 watt.
Come funziona? La bottiglia sfrutta la refrazione della luce solare attraverso l’acqua. La quantità di candeggina, due tappi ogni due litri d’acqua, serve solo a mantenere pulita e trasparente la bottiglia, in modo che non si formino alghe che potrebbero oscurare la luce.
Preparata la bottiglia, con un trapano bisogna bucare il tetto, spingere la parte superiore della bottiglia  nel foro e isolare lo stesso in modo tale che non entri acqua. La lampada artigianale Moser funziona meglio a detta del costruttore se ha il tappo nero ,l’energia che riuscirà a produrre dipenderà dall’intensità dei raggi solari, varia comunque dai 40 ai 60 watt per bottiglia.
Come funziona?
Riprendo la spiegazione  del Signor Moser, la refrazione è la deviazione della luce, è causata da una variazione della sua velocità. La velocità della luce è determinata dalla densità della sostanza attraverso cui passa. La refrazione avviene quando la luce passa da una sostanza all’altra con una densità diversa,
ad esempio dall’aria all’acqua. Nel caso della bottiglia,la luce solare è rifratta dalla bottiglia d’acqua e diffusa per la stanza .Moser lavora in un officina del sud del Brasile e come tante case costruite nella baraccopoli e nelle favelas non ha finestre.  Quando cala il sole le bottiglie smettono di funzionare ma, con una media giornaliera di 12 ore di sole è comunque una riduzione dei costi dove c’è energia e una risoluzione dei problemi dove non c’è. Moser ha installato le bottiglie anche nelle case dei vicini e perfino in un supermercato,non ha brevettato l’invenzione che ha oltrepassato i confini fino alle baraccopoli delle Filippine e si calcola che oltre due milioni di persone illuminano la propria abitazione senza spendere un centesimo, riciclando le bottiglie di plastica e senza inquinare l’atmosfera .Il povero ma grande Moser ha dato una grande dimostrazione di intelligenza e altruismo. Un giornalista di una nota rivista ha aperto una campagna per candidare Moser per il premio Nobel per la fisica (perché di fisica si tratta ).
Mi trova completamente d’accordo perché per merito suo milioni di persone abitano e lavorano grazie a lui in case illuminate ,senza allacci abusivi e improvvisati alla rete elettrica,lampade a olio,a kerosene o altri mezzi di fortuna inquinanti e pericolosi. Dal meccanico brasiliano all’ingegnere inglese che, con il suo metodo riscalda il suo ufficio e la sua barca con 14 centesimi al giorno.
Una invenzione alla portata di tutti realizzabile con pochi spiccioli e senza canne fumarie. Questo ingegnere aveva la necessità di scaldare lo studio di 20 mq senza calorifero e senza canne fumaria sfruttando semplici regole della fisica,come la convenzione del calore, con semplici oggetti. Occorrente : 1 scatola di latta o uno stampo per plumcake,2 vasi di terracotta da giardino che devono stare uno dentro l’altro, uno con un diametro da 10 cm, l’altro da 14 cm.4 candeline Glimma di Ikea.

Posizionare i vasi uno dentro l’altro, tappare il foro alla base di quello più piccolo con un portacandela Glimma già usato,  consumato e vuoto dalla cera altrimenti colerà all’interno.  

Accendere le 4 candeline e metterle nel contenitore , attendere circa mezz’ora perché il diffusore cominci  a produrre calore. Le candeline durano 4 ore e se si vuole proseguire e si è soddisfatti basterà cambiarle. Sotto al contenitore  posizionare un poggia pentola in materiale isolante. L’ingegnere inglese sostiene che questo sistema crea una convenzione di calore che viene mantenuta e amplificata dalla terracotta. Come le stufe di terracotta di una volta. I calcoli fatti dall’ingegnere sono basati su una confezione di candeline  Glimma
Ikea da 100 pezzi che costano 3,50 euro. Ogni candelina costa 0,035 ,usandone 4 che durano 4 ore la spesa è di 0,14 euro per una stanza di 15-20 mq.
Dalle invenzioni fatte in casa ad una un po’ piu ‘ complessa quella di uno scienziato italiano  rivoluzionaria pronta per essere lanciata sul mercato .
Si chiama E-Cat  l’inventore un italiano che lavora in America  Andrea Rossi.

Il dispositivo che fino a poco tempo fa’ costava circa 4000 dollari dovrebbe ora per tagliare le gambe al mercato copia arrivare sul mercato al prezzo di 400 /500 dollari. Il macchinario grande quanto un computer portatile, a detta del suo ideatore e della ditta costruttrice, potrà riscaldare una casa con una sola cartuccia riciclabile a base di polvere di nichel, per meno di 20 euro all’anno.
Secondo Rossi ed il Professor Focardi dell’ Università  di Bologna questo sistema detto, di reazione nucleare a bassa energia , non emette alcuna radiazione o emissione di alcun tipo. Come funziona L’E-Cat: utilizza il calore di polvere di nichel , un’ infima quantità di idrogeno, uno o più catalizzatori specifici, delle frequenze radio per mettere in moto le  forze repulsive. Il nichel e’ abbondante sulla terra e non e’ costoso, purtroppo in polvere e’ tossico nel processo dell’ E -Cat viene trattato da seri professionisti e la quantità e’ minima. Un solo grammo di nichel puo’ produrre 23000 megawatt ora di energia.

L’E-Cat consuma appena acceso, una volta che e’ entrato in funzione consuma come un computer , produce una quantita’ di energia termica notevole per riscaldare l’acqua.

In conclusione posso dire che sono favorevole all’utilizzo di energie alternative e sono altrettanto attratto dalle persone che si danno da fare soprattutto in paesi poveri per  aiutare il prossimo. Il Signor Moser  non ha voluto brevettare la sua scoperta rinunciando  ai compensi pur di metterla a disposizione. Come al solito qualcuno che voleva fare il furbo ha cercato di appropriarsi di questa sua venendo smascherato. Quella dell’ingegnere  inglese non è altro che un’opportunità in caso di bisogno a basso costo, per la terza solo il tempo dirà se la vedremo sul mercato ,se sarà sicura e verrà usata. Ho messo alla fine del  racconto  le foto del Signor Moser nella sua officina con le bottiglie accese ,come bucare il tetto e far uscire la bottiglia ,le indicazioni con il riscaldamento con le candeline e il prototipo dell’e-cat.