www.faronotizie.it - Anno XIX - n. 219 - Luglio

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Al palazzo ducale di Sassuolo la presentazione della XX  edizione del Salone dell’Arte del restauro e della Conservazione dei beni culturali  ed  ambientali in programma  a  Ferrara  dal 20 al 23 marzo 2013

La scelta della sede della conferenza stampa non è stata certo casuale. Infatti, già all’indomani dei primi eventi sismici, parte del Palazzo Ducale di Sassuolo, Delizia degli Estensi, è stata convertita in un unico centro di raccolta e cantiere di restauro per le circa 1300 opere mobili recuperate dai siti colpiti dal terremoto.

Si comprende, quindi, come per la presentazione dell’evento “Restauro-Salone dell’arte del restauro e della conservazione dei beni culturali ed ambientali” in programma a Ferrara dal 20 al 23 marzo, non poteva essere trovata sede più adatta. Infatti i principali argomenti che saranno trattati alla XX edizione dell’evento, saranno appunto improntati sul recupero edilizio e la ricostruzione post-sisma e sulle metodologie di conservazione e valorizzazione delle grandi architetture del Novecento in Italia e all’estero.

A conclusione della conferenza stampa ai giornalisti accreditati sarà offerta l’imperdibile occasione di essere testimoni diretti delle complesse operazioni di tutela e di recupero, di cui quotidianamente si occupano diplomati tirocinanti dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze e dell’Istituto superiore per la Conservazione ed il Restauro di Roma, assistiti dai tutor interni, insieme allo staff tecnico della Soprintendenza BSAE di Modena e Reggio Emilia.

Sarà inoltre possibile ammirare, attraverso una visita guidata, il Palazzo Ducale, splendida residenza estiva dei duchi d’Este, massimo esempio del barocco emiliano con le sontuose stanze affrescate degli Appartamenti Ducali e le terrazze belvedere. Si vedrà, inoltre, una selezione dei dipinti provenienti dalla Galleria Estense di Modena. Dodici capolavori di Velasquez, Tura, Cima da Conegliano, Correggio, Tintoretto, Annibale e Ludovico Carracci, Guercino, Nicolas Toiurnier e Cristoforo Munari.

Un’occasione unica per i giornalisti per ammirare la struttura risalente al Seicento e che, nel corso dei secoli, è stata oggetto di varie trasformazioni e che ha subito varie vicissitudini, come ad esempio essere adibita a caserma ed anche a…macello.Fu nel 1941 che per interessamento del Principe Umberto di Savoia, il Palazzo divenne proprietà dello Stato ed affidato all’Accademia Militare di Modena.