Dismas sussultò. Una fitta di dolore lo percorse dal capo sino ai piedi, mentre sentiva che le forze lo stavano abbandonando e il respiro si faceva sempre più affannoso nel petto che si protendeva, quasi alla ricerca di aria da inspirare, dal ruvido legno della croce. Volse, con fatica, il [ Read More ]
Archive for the ‘Racconti’ Category
Mentre eravamo a una festicciola improvvisata e Francesco stava preparando uno spaghetto cacio e pepe come soltanto lui lo sa fare dosando la cottura in maniera perfetta e utilizzando gli ingredienti con scientifica perizia, per evitare che uno sovrasti l’altro (una vera e propria arte), ha cominciato a dire, con [ Read More ]
La ragazza lesse più volte l’ultima pagina. Poi, di nuovo la prima. Sospirò. Scese dal muretto con il libro stretto tra le mani. Un ultimo sguardo e lo lasciò lì. Si allontanò con passi rapidi senza mai voltarsi… leggi tutto
Quando andavamo a scuola i signori maestri usavano la bacchetta che nulla aveva a che fare con quella dei direttori d’orchestra o con quella più prestigiosa e magica delle Fate. Era un’asta di legno, lunga più o meno sessanta centimetri, alta circa un centimetro e larga da tre ai quattro [ Read More ]
Che fossi rimasto nella scuola per cinquant’otto anni non me lo sarei aspettato. Dalla nascita fino a tre anni ho avuto i migliori momenti di libertà; una libertà assoluta, pur se amorevolmente vigilata, quella libertà che ti fa compiere esperienze e comportamenti durevoli… leggi tutto
E, a differenza di Guccini, non t’incontrai lungo le scale e neanche di corsa, semplicemente non ti ho più incontrata, e di questo ne sono grato al caso che ha fatto sì che ciò non avvenisse. Non avrei voluto sentire le tue lagne con quell’atteggiamento vittimistico da film strappalacrime che [ Read More ]
Mi è capitato raramente di prendere il treno in questi ultimi anni, non perché non provo simpatia, non rientra nelle mie abitudini, adesso potrei usufruirne maggiormente poiché sono veloci e comodi, logisticamente migliori per imbarco, puntualità, spazi e confort rispetto all’aereo. Da giovane prendevo spesso il treno da Varese a [ Read More ]
Ogni domenica era uguale alle altre tranne per la colazione più ricca e la mezz’ora di sonno in più. Quella domenica non fu così: c’era un’aria gioiosa,. Iniziavano le vacanze pasquali., era già primavera, il collegio si svuotava, le camerate ri suonavano di saluti , il telefono interno gracchiava in [ Read More ]
Mi sveglio spesso, da qualche tempo. In percentuale, la colpa maggiore è del sistema… idraulico. Mi alzo. Vado in cucina alla ricerca della bottiglietta del caffè e di un sorso d’acqua. Fatico tanto a riprender sonno e mi lascio cullare da voci lontane che sento… in cuffia… leggi tutto
Le foglie della vecchia quercia stormivano al vento. L’estate era trascorsa e così i giorni felici, seduta alla sua ombra, sull’erba a leggere qualsiasi libro proiettasse la mente in un mondo fantastico, lontano dal tempo del ritorno. Il ritorno nell’odiato collegio, nel luogo di altra bellezza, austera e falsa che [ Read More ]